Come saranno i grandi eventi post pandemia? Cambierà la fruizione degli spettacoli dal vivo? Quando sarà possibile tornare di nuovo sotto al palco?
Queste sono solo alcune delle tante domande che gli organizzatori di eventi, ma anche i fruitori si stanno ponendo negli ultimi mesi. Ad oggi non ci sono ancora indicazioni chiare da parte del governo su cosa sarà concesso fare nell’ambito delle rappresentazioni dal vivo, nessuna disposizione precisa è stata emanata.
Tante però sono le realtà che si sono mosse in questi mesi per cercare di trovare una soluzione per ripartire in tutta sicurezza con i grandi eventi dal vivo che sono fermi da ormai troppo tempo.
Un esempio tra i tanti è FIELDLAB Evenementen, organizzazione di eventi in collaborazione con il Governo olandese che negli ultimi mesi sta indagando su come gli eventi possano tornare alla piena operatività. Questo viene fatto in co-creazione con aziende, governi, gruppi di interesse e il pubblico. Fieldlab ha l’obiettivo, quindi, di trovare una modalità per organizzare grandi eventi in tutta sicurezza trovando una alternativa al distanziamento sociale (1.5 m) che non ritiene sia possibile attuare per i grandi spettacoli dal vivo.
Innanzitutto, all’inizio della propria ricerca, Fieldlab ha suddiviso gli eventi in 4 tipologie (Indoor Passive, Indoor Active, Outdoor Passive, Outdoor Active) associando ad ognuno una entità di rischio di contagio diversa. Ha preso poi in esame una serie di eventi (pilota events) di diverse tipologie come congressi aziendali, rappresentazioni teatrali, partite di calcio e festival. Ogni partecipante, oltre a dovere usare obbligatoriamente un dispositivo di protezione personale per tutta la durata dell’evento, all’ingresso era sottoposto a delle misure di sicurezza obbligatorie come test rapido covid, domande di triage, misurazione della temperatura corporea e per i grandi eventi la platea era stata suddivisa in tanti blocchi per limitare la circolazione delle persone. Uno degli aspetti che hanno ritenuto più importanti monitorare è stato il comportamento delle persone durante gli eventi e nello specifico quanti, per quale motivo e per quanto tempo sono stati i momenti di contatto tra i vari partecipanti (es: nei bagni, al bar, al merchandising..)
Un risultato che è emerso subito è che l’1% dei partecipanti è risultato positivo al test rapido Covid. Purtroppo però, nonostante questa modalità di prevenzione abbia portato ottimi risultati, è stato riscontrato, sopratutto per i grandi eventi, una enorme difficoltà dal punto di vista organizzativo. Sottoporre tutti i partecipanti al test rapido prima di una grande manifestazione richiede un eccessivo dispendio di tempo.
Nelle prossime settimane verrà pubblicato il risultato finale dello studio sul loro sito https://fieldlabevenementen.nl sperando che si possa trovare una ottima soluzione per ripartire in tutta sicurezza perché ormai questo settore è fermo da troppo tempo.
Anche noi di Eventeria ci auguriamo di poter ripartire il prima possibile e non vediamo l’ora che questo accada.